domenica 18 ottobre 2009

PARLARE COL PESCATORE DI SOGNI


Lascio immobili parole tra una sigaretta accesa e un caffe'
il silenzio e' riparo sicuro dalla sofferenza,dal sogno rapito,
sciolgo lacrime sul mio rosario di pene,
dove sei?
ti trovo nell'angoscia del buio,
nel tremare delle mani che cercano le tue.
Non dimentico i nostri momenti
in giornate senza luce e senza ascolto,
siamo stati insieme senza rumore,
poi ho udito la voce dell'indifferenza
che rinuncia a raccontare un'emozione.
Il tuo ricordo non mi e' indifferente,
e' ombra allacciata ai miei pensieri,
non sono spaventata dei miei passi
e non dimentico il tempo dell'aurora.
Non una fugate stella
ma il firmamento testimone
del mio malinconico rassegnare.

Copyright©2009 ElisaCordovani-inedita

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