NOVELLA DEL POETA E DEL CONTADINO
C'e' il contadino dalle grandi mani stanche,
comincia un nuovo giorno
e sa gia' che anche oggi sara'
come ieri e come domani.
Si avvia lento tra rumori di trebbia
e il silenzio dei boschi.
C'e' il poeta
che non sa rinunciare
al suo canto, a disegnare grandi cieli.
Immagina paradisi perduti
fra quaderni di cenere.
Aspetta che l'ombra si allunghi da sola
ad abbracciare le illusioni.
Entrambi stanchi,lontani
vivono il tempo trascorso.
Il poeta ricorda il primo istante che
scopri' il cielo e vuole donare il suo sentire.
Regala dolci parole come brezza d'estate.
Il contadino sente,sull'ali del vento,
l'antico canto alleviare il suo tormento
e attraversare l'animo.
Copyright©2009 ElisaCordovani-inedita
martedì 20 ottobre 2009
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