Laccrime rapprese sul viso del tempo
rifletto i miei pensieri sui vetri della citta',
le strade sono vuote dove il dolore e' sovrano
sono vagabonda tra randagi e disperati,
in un vicolo si raccontano sogni vissuti
al canto della sirena.
Il vento strappa via illusioni e pagine di giornale,
sono vagabonda senza delirio,
la vita ripaga degli affanni e dei dolori,
scivolo su ragnatele d'asfalto,
sorda e muta col sottile timore
che tutto sia lontano....
sono vagabonda senza disperazione
della paura ho fatto candele accese e bruciano
ancora nelle stanze segrete,
racimolo passi lenti e veloci
per trovare l'amore
che sia uragano a strappare respiri alle stelle
Elisa Cordovani-inedita
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