giovedì 5 novembre 2009

In una notte che non vede mattino
sfiorisce un passato,
sbigottito del dolore e della miseria,
non comprende le prigioni del corpo,
non s'inganna il nudo dell'animo
a futuri giochi.
In una notte come questa
hai strappato il filo dei pensieri
e ne hai fatto condanna e pena.
Non rilasso il respiro dei minuti
che taglia il cuore d'affanno,
ho ricomposto il silenzio sull'assenza.
Pare che il tempo non esista,
lascio cadere dal letto
eterni rimorsi
e di altro miraggio non vivo,
strappo al niente sogni di cielo e nuvole
mi proteggo di buio e del suono di un pianoforte
e spezzo il giogo di un amore finito.

Elisa Cordovani -inedita

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