lo sento il grido di dolore,
per amore ed odio
si tinge di nero
il bianco bagliore
dei marmi silenziosi
-ci vorrebbe una stella
per la speranza,
per pregare a
parole serrate
chi ancora inchioda,
che perda i chiodi.
Lo sento il grido di dolore
per me e ogni
uomo prigioniero
-ma l'alba continua
a morire sola
e ogni cicatrice urla
odio e vendetta.
lo sento il grido di dolore,
io non ha dimenticato
l'innocenza affogata
nel buio di una pozzanghera,
la gioia ammazzata
a margine di strada,
la fredda bufera
che trafigge ogni sogno.
Il ricordo di lui
e' impiccato al ramo dell'ingordigia,
gemme fameliche
avvelenano ogni respiro di vita.
Lo sento il grido di dolore
lo vogliono seppellire
tra infami parole
e incesti al cielo e alla terra,
l'acqua santa marcisce
nel sangue e tutto si
fa silenzio.
Il ricordo di lui
porterà
pianto a chi
non sa piu' piangere,
ricordera' la pieta'
di quella madre
che donò il figlio
e tenne le spine
Autore: Elisa Cordovani
Poesia inserita il 02/06/2010
Dal sito Scrivere (www.scrivere.info)
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