Promisi a quell'addio
il ricordo della nebbia
che consolava,una mano
cercava la tua,
perdonai quei binari
e il loro viaggio alla vita,
un abbraccio vagava
in una sala vuota
e neppure una parola
ne uscì.
Serbavo tra le dita
i tuoi sguardi
come pagina
da ripiegare
e gettare via,
un bacio
stringe due innamorati
e se chiudo gli
occhi la tua voce
e' accanto a questo addio
senza pianti
-sono prigione di altri dolori
lunedì 12 marzo 2012
martedì 6 marzo 2012
L'ADDIO DEI PAZZI
Cosa resta della pioggia
in spruzzi di cielo
racchiusi in pizzi d'argento,
le lacrime di una canzone,
petali di fiori strappati
e poi baciati ad uno ad uno,
come un addio.
Cosa resta della cecita' del tramonto
la corsa delle dita sul pianoforte
e un sorriso disilluso su
un palco di spettri,
parole come un addio
senza sole senza fiori.
Piange la tua poesia
di amori finiti di
madri senza figli
di speranze che camminano
sui confini del mondo,
come un addio allegro
senza i rimpianti di chi
mai ha vissuto
in spruzzi di cielo
racchiusi in pizzi d'argento,
le lacrime di una canzone,
petali di fiori strappati
e poi baciati ad uno ad uno,
come un addio.
Cosa resta della cecita' del tramonto
la corsa delle dita sul pianoforte
e un sorriso disilluso su
un palco di spettri,
parole come un addio
senza sole senza fiori.
Piange la tua poesia
di amori finiti di
madri senza figli
di speranze che camminano
sui confini del mondo,
come un addio allegro
senza i rimpianti di chi
mai ha vissuto
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