sola senza piu'
promesse di stelle,
libera dalle nuvole
che si son staccate da orizzonti
e si perdono nella polvere,
labbra lacerate
da solitudini senza volto,
e i miei sorrisi strappi
sulle mani di un padre,
così lontano come
onde perse dal mare,
son lacrime dannate,
bestemmie silenziose
che vorrebbero mordere
il cielo oppure
il fango piu' sordido,
maceria di troppi giorni
che io sola ho ucciso,
con il buio coltello
che doveva suicidare
il mio abisso.
Rintocchi di dolore
chiuderanno i miei occhi,
orgasmi bui
distruggono le
guglie del cielo;
se non esisto
nessun testamento,
crepe vuote
si ricuciranno
con il tuo perdono
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